Dramm intimi
fissa in casa col rumore di quella ruota che girava sempre, notte e giorno, nel torrentello chiuso in mezzo a una forra scura, e non si udiva altro, in
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quella la rovina! Potevano essere le sette, una bella sera d'autunno, coi campi ancora verdi che non ci era anima viva. Andavano cantando, allegri
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intervalli, si udì bussare al portone con un sasso. — Non aprite, non aprite a nessuno! — gridava il Canonico, correndo a prendere la carabina al capezzale
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scenderle per le belle spalle nude, ancora ansanti per il valzer, sotto la lontra del mantello. Poi s' era messa a letto e non s'ora più levata. Il suo
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San Remo, 8 dicembre. Perchè non siete venuto, GIACINTO ? Avete avuto le mie del 10 e del 21 novembre? Avete dimenticato la vostra promessa? Dove
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Sorrento, 20 gennaio. Alla signora Viola — non del pensiero. — Mia cara, giacchè ai vostri occhi devo essere assolutamente colpevole, eccovi la mia
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la sua domanda. — Osservare a che ora cadrà la febbre. Del resto nulla di nuovo. Bisogna dar tempo alla cura. Ma non lasciava il polso dell' inferma
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Sorrento, 25 marzo. È proprio vero. Sto meglio, son quasi guarito, intendete? Il male non era così grave come si temeva. Chi ne sa nulla? Questi
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baciare le vostre scarpette piccine! Sì, sì, lo so, sono molto colpevole. Non merito il perdono. Ditemelo, ma ditemelo voi stessa. Sono otto giorni
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Sorrento, 20 aprile. Sentite, non ne posso più. Aspetterò qui la vostra lettera sino a domani; domani, ultimo giorno d'aprile, non so quel che farò
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Napoli, 14 maggio. No, no, mio caro GIACINTO. E meglio non vedersi più. Sono stata a trovarvi incognita: l'albergatore m'aveva dato una finestra sul
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senza aprir bocca, con la fronte sulla mano. La contessa aveva tale espressione in tutta la sua persona, che Roberto non sapeva cosa dirle. Finalmente
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inconsciente che l' agghiacciò sulla soglia. — Mamma — chiese Bice — chi c'è ancora? — Nessuno, figlia mia. — Ah!... Statti con me allora. Non mi lasciare
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, la quale sorrideva. Il dottore si fregava le mani, borbottando: — Io non ci ho alcun merito. Io faccio come Pilato. Questa benedetta gioventù se ne
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La contessa Orlarteli aveva tossito un poco quell'inverno, e di tanto in tanto aveva avuto bisogno del medico. Costui, onde non spaventarla, la
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medico tornò a venire tutti i giorni. — Non è nulla — ripeteva lei — oggi mi sento meglio. Domani mi alzerò. Alla figlia scriveva regolarmente, e non
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